Esplosioni, intese come scintille capaci di trasformare la materia, ma anche come “bombardamenti” mediatici di immagini di guerra. O, ancora, come sinapsi che accendono ricordi del passato. Proprio “Esplosioni” è il titolo della nuova mostra a cura di Chippendale Studio, progetto didattico sull’arte contemporanea, ospitata all’interno di Drums, l’iniziativa di The Van Group dedicata alla contaminazione fra arte e comunicazione, che riprende dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia. Il tema è indagato attraverso quattro progetti fotografici, che ne sviscerano i significati più profondi, realizzati dagli artisti Gianluca Micheletti, Alessandro Modonutto, Jessica Raimondi e Angelica Ruggiero.
L’allestimento della mostra comprende circa un centinaio di opere stampate in piccolo formato, proprio come i frammenti di una deflagrazione. Ciascuna opera è incorniciata in modo da poter essere unita alle altre attraverso dei magneti, con il visitatore chiamato a interagire direttamente con le immagini attraverso un processo molto simile al gioco, scomponendo e ricomponendo le opere e spostandole nello spazio.
«Abbiamo scelto questa mostra perché l’idea alla base è quella di un progetto partecipativo, in cui le persone possano contribuire alla creazione stessa dell’opera d’arte – spiega Steven Berrevoets, partner e direttore creativo del Gruppo –; non a caso la mostra è allestita sopra un tavolo normalmente utilizzato per lavoro, le opere non sono appese. Non si tratta quindi di un’installazione autoreferenziale, ma di un processo artistico partecipato. I clienti che verranno a farci visita, ma anche gli stessi colleghi, possono quindi interagire con le opere, perché anche l’arte può entrare a far parte dei meccanismi della comunicazione».
«Questa mostra, nata da un gruppo di lavoro all’interno del mio studio, è stata trasformata in un evento espositivo grazie alla collaborazione con The Van – aggiunge Luca Panaro, founder di Chippendale Studio –. Questa diventa quindi l’occasione per mostrarla a un pubblico diverso da quello abituale, come quello delle aziende. Le persone sono parte attiva della mostra, devono fornire una propria idea giocando con le fotografie ed eventualmente documentando il tutto con un’altra istantanea per testimoniare in che modo è cambiata».
A causa delle limitazioni dovute al perdurare dell’emergenza sanitaria non è stato possibile organizzare un momento di inaugurazione come per le precedenti iniziative di Drums, ma amici, clienti e partner di The Van stanno già visitando la mostra in piccoli gruppi e altri lo faranno nelle prossime settimane. In questo breve video potete vedere il timelapse dell’allestimento della mostra.