“Vorremmo un nuovo logo per la nostra azienda. Qualcosa di unico e distintivo, come la mela morsicata della Apple”. Una richiesta apparentemente semplice da parte dei clienti, ma che in realtà presuppone un lavoro molto complesso e articolato. Realizzare un brand, infatti, significa tenere conto di una serie innumerevole di variabili e di possibili alternative. A spiegarci i segreti di un logo “perfetto” è la nostra visual specialist Sonia Almadori, che proprio in questi giorni sta lavorando al re-branding di un importante marchio.
Il brand perfetto non si modifica mai (o quasi)
Il marchio perfetto è quello che ha una durata molto lunga nel tempo, che in un certo senso non si modifica mai (salvo piccoli aggiustamenti). Per ottenere questo risultato è necessario innanzitutto identificare la mission e lo stile dell’azienda per la quale stiamo lavorando. Un marchio che deve distinguere la società rispetto ai competitor, ma anche iniziare a creare un’immagine positiva per influenzare il pensiero del pubblico. Deve inoltre saper interpretare e tradurre le aspettative del target di riferimento e adeguarsi a un mondo di infinite situazioni propositive. Infine, deve essere chiaro, semplice e facilmente memorizzabile.
Siate sinceri, non bluffate
Una volta definite le basi di partenza è necessario individuare i punti di forza dell’azienda, quei pilastri comuni di riferimento che possano darle credibilità (per esempio, perché punta sulla qualità dei suoi prodotti, oppure sull’esperienza di tanti anni, o ancora sulle persone che lavorano in azienda, che rappresentano determinati valori quali il talento o il merito). In questa fase, però, bisogna essere molto onesti, non si può bluffare: il logo deve rappresentare ciò che l’azienda è realmente, non ciò che vorrebbe essere.
Il segreto per un buon logo è nella personalità dell’azienda
È la personalità dell’azienda che definisce lo stile del marchio e di tutta l’immagine coordinata. Le forme e i colori da soli, infatti, sono segni labili, non distintivi di ciò che la società intende comunicare al proprio pubblico. Il colore, in particolare, presenta dei tratti connotativi che affondano le radici nel nostro inconscio, ma che sono inevitabilmente pilotati da fattori culturali e tecnici, come le convenzioni religiose, legislative e culturali. Per questo motivo è bene sceglierli con estrema attenzione. Realizzare un logo, in fondo, non è poi molto diverso dalla scrivere un testo: forme e colori sono le lettere del nostro alfabeto, spetta a noi metterle in ordine nella maniera corretta per ottenere un capolavoro.