Facebook cambia il suo News feed. Che cosa fare?

Da inizio anno su Facebook le pagine sono penalizzate a favore di contenuti condivisi da parenti e amici. Ma non sarà necessariamente un male per le aziende, come raccontano i nostri web specialist Gaia Cesario e Andrea Valli: «Il segreto è accettare la sfida della qualità»

Nel corso degli anni Facebook ci ha abituato a cambiamenti, anche radicali, nella gestione del “News feed”, la modalità con cui gli utenti visualizzano post, video e fotografie nella sezione Notizie. Il 2018 si è aperto con una novità importante: i contenuti condivisi da amici e familiari sono privilegiati rispetto ai post delle pagine aziendali, che avranno quindi sempre meno visibilità organica.

Al di là delle ragioni alla base di questa scelta – che secondo il fondatore Mark Zuckerberg dovrebbe rendere più personale l’esperienza sul social network, anche se è evidente la presenza di logiche commerciali – è bene tenere sempre a mente un concetto: su Facebook, così come su Google, siamo ospiti, non abbiamo il controllo sui cambiamenti.

Che cosa si può fare allora? In che modo queste modifiche impattano sulla nostra strategia?

Puntare sulla qualità

Innanzitutto è importante tenere traccia di tutto ciò che accade in questo mondo, ma è impensabile immaginare di poter intervenire su ogni strategia a lungo termine tutte le volte che Mark Zuckerberg o Sundar Pichai, amministratore delegato di Google, decidono di intervenire sui loro canali. E lo fanno spesso.

È quindi fondamentale usare il buon senso e impegnarsi affinché la qualità sia sempre elevata. In questo senso avere una redazione interna in grado di produrre contenuti accattivanti e sempre aggiornati rappresenta sicuramente un vantaggio.

Il “segreto” è lavorare sul proprio ecosistema, capire quali sono i canali su cui si ha un impatto maggiore, ma allo stesso tempo cercare di andare incontro agli interessi dei nostri utenti. La chiave è sempre la stessa: mantenere una relazione costante con il proprio pubblico attraverso la qualità e la rilevanza dei contenuti.

Poi certo, di anno in anno sarà necessario apportare piccole modifiche alla nostra stratega operativa, ad esempio introducendo le AMPs (Accelerated Mobile Pages, che mirano a migliorare notevolmente le prestazioni del mobile web), oppure cambiando il modo di sponsorizzare i contenuti, o ancora ripensando le nostre keyword tenendo conto della ricerca vocale. Questi però sono tecnicismi, la sostanza non cambia. Se accettiamo la sfida della qualità, i nostri clienti non risentiranno dei cambiamenti. Anzi, spesso ne guadagneranno.

Mocauto: strategia a lungo termine

Un esempio significativo in questo senso è il lavoro che abbiamo svolto con Mocauto, concessionaria d’automobili con sede a Milano, con cui lavoriamo dal 2012 (ricordate la nostra campagna pubblicitaria?). Abbiamo fin da subito impostato la nostra attività sul content marketing: in questi sei anni la media delle visite mensili al sito web è cresciuta di oltre l’800% e, nonostante l’evoluzione digitale, i miglioramenti sono stati costanti. Inoltre, grazie alla qualità dei contenuti sono aumentate anche le interazioni con gli utenti della pagina.

In conclusione, se non vuoi essere in balia di decisioni altrui, la cosa migliore è pianificare una strategia onesta, focalizzata sul servizio all’utente e puntare sulla qualità, senza cercare scorciatoie o compromessi.

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